martedì 13 ottobre 2009

  • San Martino


  • La nebbia a gl'irti colli
    Piovigginando sale,
    E sotto il maestrale
    Urla e biancheggia il mar;
    Ma per le vie del borgo
    Dal ribollir de' tini
    Va l'aspro odor de i vini
    L'anime a rallegrar.
    Gira su' ceppi accesi
    Lo spiedo scoppiettando:
    Sta il cacciator fischiando
    Su l'uscio a rimirar
    Tra le rossastre nubi
    Stormi d'uccelli neri,
    Com'esuli pensieri,
    Nel vespero migrar.


è da oggi pomeriggio, quando il micione mi ha fatto notare uno stormo di uccelli, che cercavo di ricordarmi questa poesia del Carducci.....non m ricordavo la penultima riga!!!
non amo particolarmente la poesia, forse perchè nessuno mi ha mai insegnato ad amarla ed apprezzarla, questa è una bella eccezione

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sai che questa è una delle poche poesie che io so quasi tutta a memoria (dimentico senmpre lo spiedo), leggiti anche Pianto Antico (questa la so a memoria tutta) sempre del Carducci, non è allegra ma è bellissima.
FioreS

creativando-creativando ha detto...

ieri visto che non mi ricordavo questa, mi son recitata "pianto antico"......me la ricordavo tutta!