La libertà è un concetto molto difficile da
spiegare, perché ognuno di noi la sente e la vive in modo diverso.
La domanda che mi viene da fare è: liberi da cosa
o da chi? Libera dalla clausura fatta da casa-ufficio-medici.
Per me libertà, in questo momento, passa
attraverso il riuscire a camminare dritta e con pochi dolori dopo 13 anni.
La mia libertà si chiama deambulatore, che mi
consente di fare delle belle passeggiate senza piangere dal male ed essere
costretta a rinunciarvi dopo poche decine di metri.
Libertà è sentirmi le gambe di
legno, perché il giorno prima ho camminato per ore e commuovermi perché temevo
di non riuscire più a farlo.
Libertà è finire di lavorare,
inforcare la rolls (il deambulatore) e andarsene a passeggio per un’ora e
mezza, tornare a casa stanca, ma molto soddisfatta.
Libertà è sentire i muscoli della
schiena indolenziti, perché dopo 13 anni che cammini storta, non tutti vogliono
subito riallinearsi per una giusta postura.
La libertà è dire: “mi è sempre
piaciuto camminare, lo facevo spesso e per ore…ora posso tornare a farlo, meno
spesso, meno ore, ma posso farlo!”
La libertà è gioire di una
giornata di sole, anche se freddino, mettersi una maglia in più e andare a
vagabondare.
Non so chi abbia ideato il
deambulatore, ma giuro che ha tutta la mia riconoscenza!