venerdì 7 maggio 2010

GAS

non voglio parlare di gas più o meno naturali, vorrei parlare di Gruppi d'Acquisto Solidali

in questo ultimo periodo mi sono trovata a riprendere i contatti con persone che si occupano di ambiente, sostenibilità ambientale, impatto ecologico e così via. La cosa che mi ha stupita maggiormente è di come la gente si riempia la bocca di parole, che sogni i grandi impegni, le grandi rivoluzioni di massa, poi quando però gli racconti dei piccoli gesti che compi nella tua quotidianità per cercare di vivere più rispettosamente nell'ambiente ti guardano male. Non ho detto che vado tutti i giorni a piedi in cima ad un monte, ho semplicemente detto che cerco di fare la spesa a KM ZERO, che cerco di sostenere le produzioni locali, che cerco di fare la raccolta differenziata, che cerco di non favorire i grossi centri commerciali e le multinazionali (in entrambi i casi c'è spesso uno sfruttamento del lavoro e delle risorse).
questi piccoli passi possiamo compierli tutti.
io ho scelto di metterne in pratica alcuni facendo parte di un GAS, quindi ho dovuto imparare ad organizzarmi per acquistare, quasi tutto, facendo degli acquisti periodici (una volta ogni 15 giorni, una volta al mese, 2-4 volte l'anno) dei vari generi alimentari e non. All'inizio mi ritrovavo a rimanere senza carne o al contrario ad aver preso troppo formaggio, ho dovuto imparare a calibrare il tiro sugli acquisti.
ho imparato ad acquistare detersivi biologici, insomma piccoli gesti concreti
il nostro GAS predilige alimenti biologici, a km sero e nella scelta dei fornitori cerca di assicurarsi che tutti i fornitori rispettino sia l'ambiente che i lavoratori.

per chi volesse trovare un GAS nella sua zona può cercarlo su:
www.retegas.org
sezione gruppi

mercoledì 5 maggio 2010

accartocciamenti vari

oggi, come gli altri giorni, sono andata a lavoro e ho toccato con mano cosa significa essere "nuove" in mezzo a delle persone che ancora non ti conoscono, che non sanno bene chi sei, cosa hai e cosa ti passa per la testa.

oggi mi è successa una cosa inevitabile, mi sono sentita male in ufficio e quindi me ne sono tornata a casa. Era da parecchio che non mi pigliavano crampi così feroci ai pieidi (fa parte della "compilation" di malattie che colleziono) e in questi casi la prima cosa che debbo fare è levarmi le scarpe.
Facile a dirsi.....ma in un ufficio di tredici persone mica tanto fattibile!
Oltre ai crampi si è risvegliata anche una spina che ho dietro al calcagno....quella sotto era li tranquilla.
si sono svegliati tutti assieme, il risultato è stato quello di quasi cadere 3 volte.....alla terza ho messo il punto e me ne sono tornata a casa ed ho subito tolto le scarpe ed ho cercato di mettere il piede in modo tale da non farlo urlare più dell'indispensabile.
Per me questa è la normalità, anzi no! non lo è più! prima era così tutti i santi giorni, ora lo è solo ogni tanto ^__^
Però ho visto le facce delle mie colleghe, che non conoscendo i miei problemi, erano tra il preoccupato, lo spaventato ed il perplesso.
Temevano che non riuscissi a tornare a casa da sola, mi facevano tenerezza.