domenica 29 ottobre 2017

Sentirsi liberi




La libertà è un concetto molto difficile da spiegare, perché ognuno di noi la sente e la vive in modo diverso.

La domanda che mi viene da fare è: liberi da cosa o da chi? Libera dalla clausura fatta da casa-ufficio-medici.

Per me libertà, in questo momento, passa attraverso il riuscire a camminare dritta e con pochi dolori dopo 13 anni.

La mia libertà si chiama deambulatore, che mi consente di fare delle belle passeggiate senza piangere dal male ed essere costretta a rinunciarvi dopo poche decine di metri.

Libertà è sentirmi le gambe di legno, perché il giorno prima ho camminato per ore e commuovermi perché temevo di non riuscire più a farlo.

Libertà è finire di lavorare, inforcare la rolls (il deambulatore) e andarsene a passeggio per un’ora e mezza, tornare a casa stanca, ma molto soddisfatta.

Libertà è sentire i muscoli della schiena indolenziti, perché dopo 13 anni che cammini storta, non tutti vogliono subito riallinearsi per una giusta postura.

La libertà è dire: “mi è sempre piaciuto camminare, lo facevo spesso e per ore…ora posso tornare a farlo, meno spesso, meno ore, ma posso farlo!”

La libertà è gioire di una giornata di sole, anche se freddino, mettersi una maglia in più e andare a vagabondare.

Non so chi abbia ideato il deambulatore, ma giuro che ha tutta la mia riconoscenza!

lunedì 20 marzo 2017

Ti ho pensata

Ciao mamma,
Oggi ti ho pensata più  del solito.
La primavera sta arrivando e con essa le camelie.
Si le camelie che non sei mai riuscita a far crescere sul tuo balcone.
Quelle camelie che spesso ti regalavo.
Oggi ho visto un albero enorme di camelie fucsia e sorridendo ti ho pensata.
Da quaggiù ti mando un bacio e una camelia.

domenica 19 febbraio 2017

come hai detto che ti chiami?

"Come hai detto che ti chiami?", quante volte me lo sono sentita dire, nonostante abbia un nome facile da dire a da portare. 
Ma se uno si trovasse a portare un insieme di nomi, e da questo mi sono salvata solo dalle virgole dopo il primo nome, certo la vita ti si potrebbe complicare non poco.
Ho un amico con due nomi, alcni di noi lo chiamano col primo nome ed altri col secondo e se non li conosci tutti e due succedono scene esileranti.
Torniamo al libro di Simona, dove Giulia Agrippina Augusta sogna di essere chiamata solo Giulia, come darle torto!
Giulia ha una famiglia decisamente alternativa e variegata, come quella in cui viviamo un po tutti, ha una vita sentimentale molto incasinata e un carattere indefinibile, perchè reagisce sempre come un gatto accarezzato contro pelo per difendersi dalla sua paura di soffrire, quindi sembra sgorbutica, antipatica, intrattabile e non addomesticabile......poi arriva il suo gemello che va a convivere con la sua amata EriKa e il nuovo coinquilino Valerio.
Anche i gatti accarezzati contro pelo possono trovare persone e situazioni che le fanno cambiare modo di mostrarsi agli altri.
il tutto condito con tante battute esileranti, infatti quando ho cominciato a leggere il libro, prima di dormire, dopo l'ennesima risata il barbamarito mi fa: "hai cominciato a leggere il nuovo libro di Simona?"
Scordavo, odio le storie d'amore, ma qui ce ne è più di una, ma nessuna sdolcinata.
La storia tra Giulia e il suo amore.
La storia tra i genitori di Giulia.
La storia del gemello della nostra potagonista con Erika.
La storia tra nonna Italia e il nuovo spasimante misterioso.
e poi le storie d'amore di Simona sono troppo divertenti!